lunedì 17 dicembre 2007

Neve e premi Nobel

Sono già le 11:00, il telefona non smette di squillare ma sono incantato da questa magnifica nevicata che stà dipingendo tutto di bianco.

Il ritmo sembra rallentare ed anche gli squilli del mio telefonino sembrano più lenti.

Sara mi ha portato un elenco di contatti da verificare per la riunione di oggi pomeriggio assieme ad una copia stampata su pergamena della splendida "Scrivere un curriculum" del Nobel Wislawa Szymborska:

Che cos'è necessario?
E' necessario scrivere una domanda,
e alla domanda allegare il curriculum.
A prescindere da quanto si è vissuto
è bene che il curriculum sia breve.
E' d'obbligo concisione e selezione dei fatti.
Cambiare paesaggi in indirizzi
e malcerti ricordi in date fisse.
Di tutti gli amori basta quello coniugale,
e dei bambini solo quelli nati.
Conta di più chi ti conosce di chi conosci tu.
I viaggi solo se all'estero.
L'appartenenza a un che, ma senza perché.
Onorificenze senza motivazione.
Scrivi come se non parlassi mai con te stesso
e ti evitassi.
Sorvola su cani, gatti e uccelli,
cianfrusaglie del passato, amici e sogni.
Meglio il prezzo che il valore
e il titolo che il contenuto.
Meglio il numero di scarpa, che non dove va
colui per cui ti scambiano.
Aggiungi una foto con l'orecchio in vista.
E' la sua forma che conta, non ciò che sente.
Cosa si sente?
Il fragore delle macchine che tritano la carta."


... e adesso al telefono!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Mitico, la poesia di Wislawa è un inno al nostro stato di cacciatori sì, ma di lavoro.
ciao da Anthony

Anonimo ha detto...

piano piano stiamo scivolando verso una deriva melanconica... sarà mica l'odore delle ferie? o meglio i grassi dei panettoni che intasandoci le arterie ci annebbiano i pensieri?

PS: a quel cretino di ANONIMO = i casini li farai tu!

Anonimo ha detto...

mmm l'uomo di ghiaccio mi diventa sentimentale?
naaaaaaaaaaaaaù
buon natale fanciullo!!!
superpomettomela